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venerdì 20 maggio 2011

In conclusione...

Gli appunti di italiano finiscono qui... Se volete qlk informazione, commentate... Vi risponderò qui. Non posso farlo altrove, non avendo internet. =) Un salutone e buona notte a tutti! =) <3

giovedì 19 maggio 2011

12/05/11 Lezione di letteratura italiana

Francesco de Sanctis
A partire da De Sanctis, si sviluppa la letteratura interdisciplinare, ovvero si sviluppa un maggiore rapporto tra storia e letteratura. Nell'opera "Storia della letteratura italiana" egli parla della letteratura dalle origini agli anni '80 dell'800 e della società civile e colta. Il suo repertorio è ricco e vasto; vuole rendere, con il suo scritto, gli italiani più colti. Egli stesso dice:"Abbiamo il romanzo storico, ma ci mancano ancora la storia e il romanzo".
MOSCATO
Fa parte del filone della letteratura napoletana, che ha inizio negli anno '80 dell'800, con Mastriani, e procede fino all'ultimo '800, con Matilde Serao e Domenico Rea. Tra i maggiori scrittori abbiamo: Domenico Starnone, Erri De Luca, Roberto Saviano e Peppe Lanzetta). Tema principale è il passaggio dal male della seconda Guerra Mondiale al bene. La città di Napoli è distrutta dai bombardamenti. Moscato ne parla nella novella "Occhi gettati", della collezione "Luparella": tratta della tragedia di un omicidio avvenuto in una casa di appuntamenti; è una storia di misfatti. violenza, miseria e dolore. E' originale nella sua scrittura: è lo sperimentalismo degli anni '70; Moscato è un intellettuale a tutto tondo: è letterato, autore e attore di teatro. Mentre Lanzetta è un autore viscerale e violento, come un fotografo della realtà, Moscato è un filosofo che preferisce l'introspezione; difatti legge moltissimo i filosofi del '600; usa un linguaggio più poetico, come un rincorrersi di versi. "Luparella" è il suo racconto più realista. Accanto a Moscato, troviamo Domenico Rea, Annibale Ruccello e Mario Santarelli.

FINE

Zzzzz...


Sono stanchissimaaaaaaaaaa!!! Ho sonno continuamente! Forse il ritmo che avevo all'università (alzarsi abbastanza presto tutti i giorni, seguire bene tutte le lezioni, prendere i dovuti appunti, farsi una corsa per non perdere il pullman...) mi teneva più sveglia... Ora ho la mente talmente stanca da rendermi difficile anke studiare... Spero di riprendermi presto... =) A domani studenti del davimus!! In bocca al lupo a tutti per il test di italiano (per ki lo farà ovviamente, anke se dovremmmo essere almeno 60 persone) !! Un bacio a tuttiiiiii! <3 <3 <3

11/05/11 Lezione di letteratura italiana

VINCENZO CONSOLO
  1. Nasce in Sicilia, nel 1933; è uno scrittore colto: conosce e studia Manzoni, Verga, Pirandello e Gadda.
  2. E' uno scrittore difficile, non "condiscendente", e ritiene il lettore come un suo doppio.
  3. Non scrive opere di avanguardia, è solo un autore colto e letterario,Bufalino e Pontigia.
  4. Secondo Consolo, la lingua di Camilleri è un italiano commerciale, tutta costruita; la lingua di Consolo, invece, è difficile, ma non artificiosa; i suoi romanzi sono vicini alla prosa d'arte, alla poesia-racconto di Pavese (verso e racconto insieme).
  5. Opere principali: 1963-"La ferita dell'aprile"; 1976-"Il sorriso dell'ignoto marinaio"; 1992-"Nottetempo, casa per casa".
  6. Le sue opere sono scritte sempre con il filtro della memoria siciliana; si percepisce il suo male di vivere; riflette sul destino di sofferenza dell'uomo e sulla morte; si concentra sulla violenza della natura contro l'uomo; di qui la sua lingua: il siciliano regionale fuso con l'italiano aulico;
  7. "Nottetempo, casa per casa": l'opera è ambientata negli anni '20, il periodo della nascita del fascismo a Cefalù, in Sicilia; Pietro Marano è il protagonista, il cui padre è ammalato di depressione, definita dai siciliani "licantropia"; Pietro aderisce poi al Socialismo; la sua famiglia era povera, ma è riuscita ad arricchirsi; il problema però rimane: non sono accettati nella borghesia, di qui il loro senso di alienazione;
  8. Questione della lingua: "La bellezza della nostra lingua risiedeva nel fatto che aveva due affluenti: la lingua colta delle accademie, la lingua di cultura, quella che Dante chiama "la lingua grammaticale", e dall'altra parte le lingue popolari, che confluivano verso la lingua centrale, due affluenti che determinavano un arricchimento continuo". Oggi la nostra lingua è diventata orizzontale, insapore; ha un potere economico che non fa parte di noi. Per questo, la sua è una lingua di ribellione, un dialetto unito a parole auliche, dimenticate dalla norma: cerca di salvare sia le parole, sia i sentimenti che esse esprimono.
FINE

giovedì 12 maggio 2011

05/05/11 Lezione di letteratura italiana

SECONDO NOVECENTO
  • FIGURE DI SPICCO: Domenico Rea, Enzo Moscato.
  • CRISI DEL ROMANZO: è un momento di crisi per il romanzo; la letteratura perde centralità a causa dello sviluppo di cinema, arte e radio; si legge meno e si vede di più.
  • GLOBALIZZAZIONE: il mercato globale ha la meglio sull'individualità; vi è un processo di massificazione, arginato in parte perché troppo invadente nella società.
  • GENERI DIFFUSI: diffusi sono soprattutto il fumetto e il giallo.
  • SCENARIO: siamo alla fine delle guerre mondiali, è un periodo di scontri diplomatici tra USA e unione sovietica; ciò influenza molto la letteratura.
  • ITALIA: ha un ruolo fondamentale con la sua letteratura "clandestina", durante il periodo del nazi-fascismo.
  • TEMATICHE DEL ROMANZO DEL SECONDO '900: il dopoguerra con la liberazione degli anglo-americani sono temi molto diffusi.
  • NARRATIVA MERIDIONALE: ha una struttura articolata, con una vasta gamma di scrittori e romanzi, con mille diversi aspetti e sfaccettature.
  • DOMENICO REA: è uno scrittore irregolare, i cui temi principali sono una forte sensualità, pulsioni omosessuali e i rapporti tra i genitori; scrive in napoletano, ma è dell'Agro Nocerino Sarnese; le sue fonti per la linea napoletana sono Basile e Mastriani, mentre per quanto riguarda la sua forte ironia, l'origine sta in Basile e Boccaccio; in quel periodo la censura era molto forte, quindi Rea non ebbe fortuna con i suoi temi; nel 1950 scrive "Gesù, fate luce", oltre a "Romanzi e racconti" nel 1947, "Ritratto di Maggio" nel 1953 e "Ninfa Plebea" nel 1992; scrive alcuni saggi, come "Le due Napoli", "Boccaccio a Napoli" e "Pulcinella"; infine scrive per i giornali quando la letteratura lo delude ("Lauro: la fine di un mito").
FINE

Finalmente ho recuperato molte lezioni! Ero rimasta molto indietro, e chiedo scusa per qst... =( Ne mancano altre 4, se nn sbaglio, nn è molto, adesso! =) Grazie ancora a tutti voi ke mi seguite! =) <3

03/05/11 Lezione di letteratura italiana

Italo Calvino-"I sentieri dei nidi di ragno": il protagonista, Pin, cresce e matura, vivendo varie esperienze; in questo senso, Calvino imita il romanzo di formazione. Imita, inoltre, il romanzo picaresco, nel tema della scoperta. Calvino dice:"La mia operazione è stata il più delle volte una sottrazione di peso: ho cercato di togliere peso ora alle figure umane, ora ai corpi celesti, ora alle città. Soprattutto, ho cercato di togliere peso alla struttura del racconto e al linguaggio."

28/04/11 Lezione di letteratura italiana

Conferenza del dott. Giuseppe Russo (della casa editrice Neri Pozza)
FINE

20/04/11 Lezione di letteratura italiana

  1. NOVECENTO: è forte la necessità di un ridimensionamento; le opere diventano più brevi e parlano di argomenti più legati all'opinione pubblica; giornali e riviste hanno un ruolo fondamentale nell'alfabetizzazione della gente comune;
  2. LETTERATURA DELLE DONNE: fino ad ora le donne sono state subalterne, inferiori rispetto all'uomo-letterato; pochi casi di donne scrittrici sono, ad es, quello di Matilde Serao e quello di Grazia Deletta, donne colte, della classe borghese; è in questo periodo che nascono le scrittrici donne, soprattutto a livello europeo (ad es, Jane Austen);
  3. FEDERICO TOZZI: è un autore poco apprezzato in Italia, perché opera nel periodo del fascismo, e la sua drammaturgia è poco consentita; le sue opere hanno poco di onirico: non vi sono eroi o dei, ma uomini comuni con i loro dubbi e le loro difficoltà; sono degli sbandati; si tratta di opere di consumo, prodotti in molte copie e letti da molti;
  4. DINO BUZZATI: "Deserto dei Tartari" rappresenta la sua attesa di un mutamento: tutto è surreale, onirico e immaginario, compresi personaggi e sensazioni;
  5. ROMANZO STORICO: la trama si basa su uno scontro tra aristocratici (latifondisti) e contadini (cafoni, non in senso negativo, ma solo col significato di "conservatori delle loro origini"); Persilone scrive "Avventura di un povero cristiano2, un'opera che ha come protagonista il papa Celestino V, che rifiuta lo Stato Pontificio per tornare in campagna;
  6. NARRATIVA MERIDIONALE: gli scrittori del sud dell'Italia parlano della cultura meridionale e tra i temi più importanti sviluppano quelli della sofferenza, della lontananza e della separazione a causa dell'emigrazione; narrativa importante è quella di Napoli, capitale del regno, dell'editoria e della cultura europea;
  7. VITTORIO MASTRIANI: opera a fine '800, con scritti noir; è autore di romanzi sociali, come "I vermi", una storia di vicoli, di violenza e sofferenza, di camorra;
  8. ORTESE: è un cantore di Napoli, la quale è però distrutta dalla guerra; Ortese si dirige a Roma, luogo più fervido, più ricco, in cui viveva Alberto Moravia; le sue tematiche ricorrenti sono il sesso e il denaro;
  9. PERIODO INDUSTRIALE: i contadini lasciano la campagna per andare in città; si torna quindi ai racconti crudi e violenti (ad es, "La Ciociara").
FINE