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giovedì 12 maggio 2011

20/04/11 Lezione di letteratura italiana

  1. NOVECENTO: è forte la necessità di un ridimensionamento; le opere diventano più brevi e parlano di argomenti più legati all'opinione pubblica; giornali e riviste hanno un ruolo fondamentale nell'alfabetizzazione della gente comune;
  2. LETTERATURA DELLE DONNE: fino ad ora le donne sono state subalterne, inferiori rispetto all'uomo-letterato; pochi casi di donne scrittrici sono, ad es, quello di Matilde Serao e quello di Grazia Deletta, donne colte, della classe borghese; è in questo periodo che nascono le scrittrici donne, soprattutto a livello europeo (ad es, Jane Austen);
  3. FEDERICO TOZZI: è un autore poco apprezzato in Italia, perché opera nel periodo del fascismo, e la sua drammaturgia è poco consentita; le sue opere hanno poco di onirico: non vi sono eroi o dei, ma uomini comuni con i loro dubbi e le loro difficoltà; sono degli sbandati; si tratta di opere di consumo, prodotti in molte copie e letti da molti;
  4. DINO BUZZATI: "Deserto dei Tartari" rappresenta la sua attesa di un mutamento: tutto è surreale, onirico e immaginario, compresi personaggi e sensazioni;
  5. ROMANZO STORICO: la trama si basa su uno scontro tra aristocratici (latifondisti) e contadini (cafoni, non in senso negativo, ma solo col significato di "conservatori delle loro origini"); Persilone scrive "Avventura di un povero cristiano2, un'opera che ha come protagonista il papa Celestino V, che rifiuta lo Stato Pontificio per tornare in campagna;
  6. NARRATIVA MERIDIONALE: gli scrittori del sud dell'Italia parlano della cultura meridionale e tra i temi più importanti sviluppano quelli della sofferenza, della lontananza e della separazione a causa dell'emigrazione; narrativa importante è quella di Napoli, capitale del regno, dell'editoria e della cultura europea;
  7. VITTORIO MASTRIANI: opera a fine '800, con scritti noir; è autore di romanzi sociali, come "I vermi", una storia di vicoli, di violenza e sofferenza, di camorra;
  8. ORTESE: è un cantore di Napoli, la quale è però distrutta dalla guerra; Ortese si dirige a Roma, luogo più fervido, più ricco, in cui viveva Alberto Moravia; le sue tematiche ricorrenti sono il sesso e il denaro;
  9. PERIODO INDUSTRIALE: i contadini lasciano la campagna per andare in città; si torna quindi ai racconti crudi e violenti (ad es, "La Ciociara").
FINE

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