- Sonetto di Petrarca: metrica, figure retoriche, parafrasi;
- Cos'è il Canzoniere di Petrarca;
- Spiegare l'unilinguismo di Petrarca;
- Piccolo testo nel quale riconoscere alcune figure retoriche;
- Alcuni versi di Dante in cui riconoscere alcune figure retoriche.
Eccoci a Fisciano. Tra le tante scelte possibili compare anche il "Davimus", e questo è un blog dedicato proprio agli studenti di questa "neo-nata" facoltà. Vi troverete informazioni, appunti, date esami... Insomma, tutto quello che puo' interessare ad uno studente! Sono felice che questo blog serva agli studenti, e spero che continuerà ad essere utile come lo è stato sino ad ora... Un bacio! =)
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venerdì 22 aprile 2011
Domande test scorso di italiano
giovedì 21 aprile 2011
19/04/11 Lezione di letteratura italiana
venerdì 15 aprile 2011
14/04/11 Lezione di letteratura italiana
- Dai "Quaderni di Serafino Gubbio": "Gli occhi sorcigni, furbi, vivi vivi, gli guizzavano intanto qua e là come presi in trappola nella faccia larga, rude, massiccia, da villano feroce e ingenuo";
- Il topos "forshüng": è un effetto che unisce varie discipline tra loro; si cerca, in pratica, una disciplina che le unisca tutte;
- Dal polo formale della lingua dei libri, si passa ad un polo più informale, quello della lingua viva.
- Si occupa di narrativa, fiaba ("Il barone rampante" e "Marcovaldo"), romanzi, cronaca, gialli e saggi;
- Attraverso l'educazione del padre, unisce arte e tecnica;
- Tutta la sua vita ha condizionato la sua narrativa, in particolare la partecipazione alla Resistenza: viene da una famiglia benestante, contraria al Fascismo; difatti, i genitori non fanno frequentare l'ora di religione al figlio;
- Dalla conoscenza della Resistenza, nasce "Il sentiero dei nidi di ragno", il suo primo romanzo importante, scritto per l'Einaudi; l'opera nasce da un contesto particolare, descritto nel paratesto, scritto da Calvino stesso; la prefazione è la sua teoria sul Neorealismo.
- Moravia-"Gli indifferenti"-1929; Corrado Alvaro-"Gente in Aspromonte"-1930; Vittorini-"Uomini e no"; Pavese-"La casa in collina";
- Vi sono traduzioni della letteratura americana degli anni 30; Hamingway è il modello per la prosa;
- E' un movimento che nasce dal basso, durante la Resistenza e nell'immediato secondo dopoguerra;
- Il linguaggio è nuovo, si definisce "medio", quasi fosse una voce anonima;
- 1942: Mario Serandrei è un montatore cinematografico; prende spunto da testi scritti, come: "Ossessione"(Visconti), "Roma città aperta" (1945), "Paisà" (1946), "Sciuscià" ('46, Rossellini), "Ladri di biciclette" (De Sica, '48);
- Si racconta l'epopea dell'Italia post-bellica e le sue peripezie, sia in letteratura che nel cinema;
- Dopo il '43, l'ambito della letteratura si estende: si parla di guerra e delle lotte partigiane; il linguaggio ha un taglio immediato e la prosa è nuda e asciutta.
- Si vuole rappresentare positivamente la realtà popolare, dei partigiani, quindi quella più umana;
- Da Gadda viene definito il movimento della "tremenda serietà"; Gadda è un grande scrittore espressionista del '900, per cui usa una lingua frutto di una fusione tra vari dialetti: è plurilinguista;
- Pasolini parla di "Italia vivente e parlante che per un ventennio era sparita", riferendosi al ventennio fascista;
- E' la prima volta che si usa coscientemente una fusione di dialetti (Manzoni lo aveva già fatto precedentemente); tutti i dialetti sono messi sulla pagina, per dare voce ai soldati, ognuno con un suo dialetto, una lingua non standard.
- La prima edizione risale al 1947, con il titolo "I corali"; la seconda edizione, con il titolo che ha oggi, è del 1964;
- Vi è una lunga prefazione, in cui l'autore dice: "Più che come un'opera mia, [il libro] lo leggo come un libro nato anonimamente da un clima generale d'un epoca, da una tensione morale, da un gusto letterario che era quello in cui la nostra generazione si riconosceva"; risulta chiaro che non si tratta di una scuola;
- Il biennio della Resistenza (1943-45) è la causa del contatto di soldati provenienti da regioni diverse, "un insieme di voci periferiche, una scoperta delle diverse Italie, alcune fino ad allora inedite per la letteratura";
- Si parla di "voce anonima dell'epoca, anonimo narratore orale e guerra civile" (pagina VI).
- Il Neorealismo non fu una scuola ma un insieme di voci;
- Se non ci fossero stati la varietà delle Italie, i dialetti e i gerghi, non ci sarebbe stato il neorealismo.
- Durante la Resistenza, chi visse in prima persona questo evento non ne parlò: tennero per sé le loro esperienze e le loro impressioni e non analizzarono la situazione da un punto di vista esterno;
- In questo senso, Vittorini, in "Uomini e no" (Uomini: antifascisti; no: fascisti), è un modello per la letteratura della Resistenza; questa responsabilità lo faceva sentire troppo incapace per trattare questo tema così impegnativo, quindi per non commettere errori decise di affrontare il tema non di petto, ma di scorcio, attraverso gli occhi di un bambino monello e vagabondo.
MODELLI DI PROSA E LINGUA (lezioni di stile per Calvino)
- "Per chi suona la campana"-Hamingway;
- "Lettore ideale"-Pavese (il primo a parlare di tono fiabesco);
- Il libro è u nuovo occhio che si apre e modifica altri occhi e la loro vista: Calvino una questa metafora.
- Apertura alle parlate regionali e basse;
- Uso dominante del dialogo in forma diretta;
- Abbassamento della norma;
- Uso di ripetizioni, come nella prosa americana;
- Dialetto in senso realistico-espressivo;
- Narrazione plurifocale (mimesi d'en bas e punto di vista).
Date appelli
2)Inglese: 26/05 (ore 9:30) - 14/06 (ore 9:30) - 1/07 (ore 9:30) - 7/06 (ore 9:00) - 21/06 (ore 9:00) - 15/07 (ore 9:00)
3)Storia medievale: 7/06 (ore 9:00) - 21/06 (ore 9:00) - 05/07 (ore 9:00)
4)Storia moderna: 7/06 (ore 9:00) - 21/06 (ore 9:00)
5)Storia contemporanea: 7/06 (ore 9:00) - 21/06 (ore 9:00) - 5/07 (ore 9:00)
Esami primo semestre:
1)Storia dell'arte moderna: 8/06 (ore 10:00)
2)Storia e critica del cinema: 17/05 (ore 15:00) - 16/06 (ore 10:00)
3)Storia del teatro e dello spettacolo: 26/05 (ore 10:30) - 20/06 (ore 10:30)
Prenotazioni a partire dal 24 aprile
NB: 4 maggio=seconda prova intercorso di letteratura italiana
giovedì 14 aprile 2011
13/04/11 Lezione di letteratura italiana
- E' narratore, poeta, drammaturgo, capocomico e saggista; si occupa di narrativa, teatro e "metateatro";
- Erosione della struttura della narrativa tadizionale; si parla di "umorismo" e "critico fantastico";
- La sua opera non poteva essere inserita in un'etichetta unica: sconfinava in vari campi;
- Inizia con la poesia, poi si occupa di narrativa, scrivendo romanzi a puntate per le riviste;
- La sua è arte umoristica: critica la realtà scomponendone le apparenze;
- "I quaderni di Serafino Gubbio" è un testo complesso da leggere e da rappresentare a teatro, per questo Pirandello è accusato di scrivere in una maniera troppo difficile;
- Trapassa continuamente da un genere all'altro (da poesia a teatro, per es); di qui l'intercomunicabilità tra i generi;
- E' un romanzo-diario in cui Serafino racconta le vicende che vive; inizialmente si intitolava "Si gira", ma Pirandello cambia spesso i suoi testi; Serafino è personaggio e narratore: non è presentato dal narratore onnisciente, ma si autopresenta raccontando le sue vicende;
- Serafino Gubbio è un giovane napoletano colto, ma che fa l'operatore della macchina da presa al cinema muto; si definisce "una mano che gira una manovella" proprio per questo motivo; l'uomo è alienato dalla macchina, ridotto ad un oggetto; durante una ripresa, un attore uccide un'attrice e poi si getta nelle fauci di una tigre; Serafino riprende la scena, senza far nulla, e per questo si sente in colpa;
- Quest'opera anticipa il romanzo post-moderno, perché non c'è l'eroe e si sente un forte smarrimento intellettuale di fronte al capitalismo nascente;
- Riferimenti importanti sono quello a De Chirico (e il suo quadro "Le muse inquietanti") e Chaplin, in un'immagine in cui è quasi divorato dalla macchina;
- Monologo interiore: è la citazione diretta dei pensieri di un personaggio, senza filtri e senza la mediazione di verbi da parte della voce narrante; è un a struttura paratattica, e un esempio ne è l'Ulisse di Joyce; il narratore perde la sua onniscienza e il suo controllo sulle azioni e sulle reazioni dei personaggi: essi si autopresentano oppure vengono presentati dal punto di vista di un altro personaggio, a volte in un linguaggio volgare e gergale;
FABULA E INTRECCIO:
Intreccio: 1)Ritrovamento del cadavere; 2)inchiesta della polizia; 3)ricostruzione della dinamica dell'omicidio; 4)scoperta del colpevole.
Fabula: 1)Omicidio; 2)ritrovamento del cadavere; 3)inchiesta; 4)scoperta del colpevole.
ISOCRONIA: fabula e intreccio corrono paralleli;
ANACRONIA: alterazioni;
ANALESSI: retrospezione, sospensione del corso degli eventi per tornare a fatti già accaduti;
PROLESSI: anticipazione di un evento che deve ancora accadere.
mercoledì 13 aprile 2011
12/04/11 Lezione di letteratura italiana
Letteratura italiana nel secondo '800:
-Risentimento e delusione degli ideali patriottici del Risorgimento;
-Nascono due correnti: Scapigliatura e Verismo.
Scapigliatura:
- E' il primo movimento letterario, figurativo e musicale dell'Italia unita;
- E' attivo nel Nord Italia tra il 1860 e il 1870 (un fenomeno esclusivamente settentrionale);
- Si afferma nella Milano post-Romantica e sull'asse Milano-Torino;
- Il termine "Scapigliatura" viene usato per la prima volta da Cletto Arrighi (pseudonimo di Carlo Righetti), nel romanzo "La Scapigliatura e il 6 febbraio", un testo dedicato al sacrificio di alcuni giovani durante i moti per l'indipendenza di Milano nel 1853;
- Questo termine indica una condizione intellettuale, più che sociale: una "razza" di artisti liberi dai legami con le tradizioni, ribelli e delusi dagli esiti del movimento unitario; hanno tra i 20 e i 35 anni, sono inquieti, travagliati e turbolenti;
- Sono contrari al sentimentalismo romantico, e sfoggiano provocazioni tematiche e linguistiche; privilegiano il "brutto" e il "bizzarro", accettano il culto del macabro e del demoniaco;
- POETI SCAPIGLIATI: Emilio Praga, Giovanni Camerana, Arrigo Boito;
- SCRITTORI SCAPIGLIATI: Iginio Ugo Tarchetti, Camillo Boito;
- La generazione degli Scapigliati è destinata ad una vita breve, non solo letteraria: anche gli stessi protagonisti hanno destini tragici (ad es, Tarchetti muore di tisi e Camerana muore suicida);
- E' un movimento letterario italiano che si ispira al naturalismo francese (soprattutto ad Emile Zola);
- Teorizza una rigorosa fedeltà alla realtà effettiva, al "vero";
- Si sviluppa negli anni successivi all'unità, e prosegue fino al primo decennio del '900;
- Tende a descrivere la vita della gente umile e dei reietti della società, che lottano per la sopravvivenza, contro la fatalità del destino;
- Questo movimento nasce nell'ambito letterario e culturale milanese, in cui erano forti gli influssi della cultura europea, e poi si diffonde in tutte le regioni italiane (soprattutto in Sicilia, con De Roberto, Capuana e Verga, in Campania, con la Serao e Di Giacomo, in Sardegna, con la Deledda, e in Piemonte, con Giacosa e De Marchi);
- Capuana (1839-1915): è fondatore e propagandista del Verismo; è il più convinto della diffusione del Naturalismo francese in Italia; suoi seguaci sono Verga e De Roberto;
- Il "Principio dell'impersonalità" del narratore obbliga l'artista ad eclissarsi: la sua mano deve rimanere invisibile, quindi non interviene nel racconto; si definisce "narratore camaleontico";
- La fotografia è, di conseguenza, oggetto di rinnovato interesse: si vuole riprodurre fedelmente la realtà in modo impersonale; in Sicilia, Luigi Capuana, Giovanni Verga e Federico De Roberto sono fotografi; Verga scatta ben 448 foto per ritratti familiari (che usava per i personaggi del suo teatro e dei suoi libri), materiali illustrativi (per ambienti vari e realistici) o come fonte per i costumi del suo teatro; si parla di "poetica del fotografare", soprattutto nel manifesto del Verismo, "L'amante di Gramigna", del 1880, in cui si presentano, appunto, il programma del Verismo e questa nuova poetica; la storia raccontata nella novella, infatti, è definita un "documento umano", quindi il racconto viene riferito esattamente come verga lo aveva sentito; l'occhio fotografico è in grado di riprodurre la realtà fenomenica in modo fedele, senza la contaminazione della mano dell'uomo e del suo punto di vista;
- Il maggiore esponente del Verismo napoletano è Salvatore Di Giacomo (1860-1934) (da ricordare è anche Matilde Serao, impegnata nella denuncia giornalistica). Salvatore Di Giacomo è un autore eclettico: è poeta dialettale, drammaturgo, musicista, novelliere, saggista; è redattore del "Corriere del mattino" e del "Corriere di Napoli"; fonda una rivista d'arte, "Napoli Nobilissima"; è bibliotecario presso varie istituzioni culturali napoletane, come la biblioteca del Conservatorio di San Pietro a Maiella, la biblioteca universitaria e la biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III; nelle sue opere numerosi sono i passaggi di genere e la trasposizione dalla novella al teatro.
- Esempi celebri nella riscrittura in forma di teatro sono sia Di Giacomo che Verga; il primo scrive alcuni drammi traendoli da novelle e poemetti precedenti (ad es, "O' voto" che deriva dalla novella "Il voto", "O' mese mariano" tratto dalla novella "Senza vederlo"); il secondo produce testi che presentano uno stretto rapporto con la sua produzione novellistica (ad es, "Cavalleria Rusticana", "La lupa" e "Caccia al lupo" sono riscritture drammatiche delle novelle omonime).
giovedì 7 aprile 2011
07/04/11 Lezione di letteratura italiana
1)L'OTTOCENTO: Ci si avvicina al neoclassicismo, perché si sente la necessità di istituire un rapporto dialettico con il mondo classico. Si vuole ritornare alle forme classiche originali, al di là delle deformazioni a cui erano state sottoposte nei secoli. Nel 79 d.C. l'eruzione del Vesuvio aveva sotterrato Pompei ed Ercolano, città riscoperte nella prima metà del '700.
2)JOHANN JOACHIM WINCKELMAN: E' un archeologo tedesco che, nella "Storia dell'arte nell'antichità", propone una nuova e più scientifica lettura dei monumenti antichi, modelli di dignità, serenità, perfezione artistica e compostezza assolute.
3)IL GRAND TOUR: E' un viaggio di formazione per gli scrittori e gli artisti europei; visitano l'Italia, soprattutto Roma, Napoli e Palermo, mete privilegiate per chi aveva a cuore la riscoperta dell'arte sublime del passato.
4)ARTI DEL NEOCLASSICISMO: architettura (Andrea Appiani), pittura (Jean-Louis David), scultura (Antonio Canova).
5)MITOLOGIA: I greci e i latini sono modelli per i loro miti; la mitologia è patrimonio infinito di citazioni, rinvii e riferimenti.
6)VINCENZO MONTI: E' il massimo rappresentante del neoclassicismo; dalla Romagna va a Roma, dove ha contatti con L'Arcadia, la maggiore accademia della città. E' traduttore di Omero (L'Iliade), ma poiché non conosce il greco, deve tradurre da precedenti traduzioni latine; è per questo definito "traduttore dei traduttori". Scrive il manifesto del neoclassicismo, la "Prosopopea di Pericle", nel 1779, con una dichiarata ispirazione ai classici. La "Prosopopea" è una figura retorica con la quale si dà la parola a oggetti o corpi senza vita. Scrive anche un' "Ode al Signor di Mongolfier", nel 1784, in cui esalta la nuova scienza, soprattutto i voli con i palloni aerostatici.
7)UGO FOSCOLO (1778-1827): E' un intellettuale tra Neoclassicismo e Romanticismo. La sua produzione è eclettica (vasta), e comprende TRAGEDIE (Trieste, Aiace, Ricciarda), ROMANZI EPISTOLARI (Le ultime lettere di Iacopo Ortis), ODI (All'amica risanata, a Bonaparte liberatore), SONETTO (Alla sera, a Zacinto), POEMETTI (Il carme dei sepolcri), POEMI (le Grazie) e SAGGI (studi su Dante , Petrarca e Boccaccio).
8)MIRABILE E PASSIONATO: sono le parole chiave per definire la poetica di Foscolo; "mirabile" perché è legato al classicismo e al mondo degli antichi e della mitologia (CLASSICISMO); "passionato" perché non riesce a dominare i sentimenti e le passioni con la razionalità (ROMANTICISMO).
9)IL PASSIONATO ROMANZO EPISTOLARE: Nelle "Ultime lettere di Iacopo Ortis" dominano gli elementi romantici, poiché Iacopo non riesce a dominare le sue passioni amorose e politiche e le sue emozioni; si dispera per il suo amore impossibile e per l'Italia "serva degli stranieri". Conclude la sua vita con il suicidio, atto di forza, l'unico mezzo per affermare la propria volontà e la propria personalità.
10)I TEMI FOSCOLIANI: Sono i temi trattati nelle "Ultime lettere di Iacopo Ortis":morte, esilio, sepoltura, suicidio.
11)LE MIRABILI ODI: "A Luigia Palladicini caduta da cavallo"(1800) e "Alla amica risanata"(1802) sono due odi che si inseriscono in una linea poetica nella quale gli elementi classici dominano su quelli romantici. Entrambe le odi prendono spunto da un fatto reale, ma si allontanano dal presente verso il mondo del mito e dei classici.
12)LE GRAZIE(1812-1813): E' un'opera in cui si narra la nascita delle tre figlie di Venere, in un mondo sereno armonioso e antico. Non mancano comunque riferimenti al presente e alla triste condizione umana, fermi solo allo sfondo, senza prevalere sul "classico".
13)IL ROMANTICISMO:Nasce in Germania a fine '700, ma si diffonde in Italia solo nel primo '800. Nel 1816 Madame de Stael pubblica sulla "Biblioteca d'Italia" un articolo intitolato "Sulla maniera e la utilità delle traduzioni". Da questo articolo ha inizio un dibattito sul ritorno delle idee romantiche in Italia. La letteratura è troppo legata alla tradizione, deve essere rinnovata, perché è troppo lontana dallo sviluppo del pensiero europeo. Nasce uno scontro tra i sostenitori del Romanticismo (Manzoni) e i difensori del classicismo (Leopardi).
14)LEGAME TRA ROMANTICISMO E VERO STORICO: La nuova poetica si lega al "vero": deve avere per oggetto non più argomenti mitologici ma il vero storico e la storia contemporanea (il movimento risorgimentale).
15)IL NUOVO LETTERATO: L'uomo di lettere diviene dunque un intellettuale militante, non uno specialista erudito. E' impegnato in una missione politica ed operativa. In prosa e in poesia i generi prediletti sono quelli che sono "leggibili", vicini alla realtà, capaci di veicolare messaggi sociali, politici e civili; devono essere legati alle condizioni esistenziali e politici del tempo. Importante è il "romanzo storico", un genere adatto ad affrontare la nuova realtà.
16)MANZONI: Si trova tra l'Illuminismo e il Romanticismo; è nipote di Cesare Beccaria e figlio di Giulia Beccaria, per questo i "Promessi Sposi" sono la sintesi dell'eredità illuministica milanese e lombarda dei Verri e dei Beccaria, unita alla nuova sensibilità storica. Difende la dignità dell'uomo, della giustizia, della ragione, della funzione educatrice dell'arte e dello studio della violenza nella storia.
17)IL VEROSIMILE: Il romanzo storico o manzoniano è particolare perché unisce il vero (peste a Milano, il cardinale Federigo) alla finzione (matrimonio impedito, Renzo e Lucia). Si ha l'impressione del verosimile.
18)IPPOLITO NIEVO(1831-1861): Fonde il romanzo storico col memoriale autobiografico. Muore nell'anno dell'unità d'Italia.
19)LE CONFESSIONI DI UN ITALIANO: E' la finta biografia di Carlino Altoviti, che a 83 anni rivede e riscrive la sua vita. La parte iniziale del romanzo è dedicata alla rievocazione memoriale e favolosa dell'infanzia del castello friulano di Fratta, che riprende quello reale di Colloredo in Friuli (dimora nobiliare della famiglia della madre). E' un esempio di spazio interno.
Nota
sabato 2 aprile 2011
Importante! =)
Concetti principali della poesia:
- Poesia= emozione(personale senza guide) + competenza e consapevolezza(non emozionale);
- Componenti essenziali: verso, lingua elaborata, ricchezza dei messaggi, frase scompigliata;
- Rima: armonia di parole, segna la fine del verso o mette in rapporto due significati (cuore-amore); non solo funzione ritmica, ma anche semantica, perché costituisce legami di sinonimie secondarie;
- Parola chiave: la più usata in un testo o collocata strategicamente;
- Metrica: sistema di misura di un testo poetico, ne definisce il ritmo;
- Retorica: "metalinguaggio"o "teoria delle figure"; coglie le connotazioni più profonde del testo; fu creata dai greci per aiutare chi parlava in pubblico di politica e i poeti. E' il metalinguaggio che permette di decodificare il linguaggio stesso. Supera il linguaggio comune.
- Le strutture fisse: "strofe" (raggruppamenti di versi).
E' una letteratura ancora da accertare; si passa dal latino al volgare in maniera molto delicata. Petrarca, Dante e Boccaccio scrivono in volgare, un nuovo volgare con una maggiore dignità letteraria. Poi viene utilizzato anche per i trattati.
UMANESIMO:
Il latino è usato nuovamente per i trattati, mettendo da parte il volgare almeno in quel settore.
IL '500:
Il latino conquista anche il territorio della storeografia, ma il volgare persiste grazie a Machiavelli e ad Ariosto.
IL '600:
Nasce la letteratura dialettale (ad es, a Napoli troviamo Cortese e Basile, che narrano la "vita" napoletana, quella più comune, con tutte le sue tradizioni.) Nascono anche dei vocabolari di napoletano.
IL '700:
Su modella della Francia, l'Italia cerca una lingua comune, adatta ad ogni circostanza e a tutti i lettori, donne comprese (poco alfabetizzate perché solo le più ricche erano scolarizzate.) L'universo della letteratura diventa più "femminile"; basti pensare a Goldoni e alla sua "Locandiera". Si diffondono sempre più i dialettismi e i neologismi.
L' '800:
E' forte il controllo dell'Accademia della Crusca, che analizza le problematiche sulla lingua italiana. E' Dante ad iniziare una "Questione della lingua" aperta ancora oggi. L'analfabetismo è un problema sempre più serio e la lettura di libri e giornali è sempre più scarsa.
CAVALCANTI: parla di un amore terreno, che causa struggimento per l'allontanamento dell'amata. Scrive "Chi è questa che ven, ch'ogn'om la mira": qui la donna avvolge lo spirito dell'autore e colpisce tutti con la sua luce per le sue evidenti qualità. E' l'origine della Beatrice di Dante, quella donna che abbaglia con la sua bellezza nella terza cantica.
FRANCESCO D'ASSISI: Scrive "Laudes creaturarum", un testo in cui l'autore usa una lingua più semplice e arcaica. Molte parole sono legate alla lingua latina, come "tucte", "Homo", "cum" o "et". La struttura "Qual'è iorno" sarebbe oggi un errore, perché non ci vorrebbe l'elisione, ma il troncamento (senza l'apostrofo).
CECCO ANGIOLIERI: La sua opera, "Le Rime", si ascrive alla poesia giocosa, senza alcuna sublimazione. ("S'i' fossi foco ardere' il mondo" LXXXII= componimento breve ed immediato; il poeta vuole meravigliare l'interlocutore con un forte realismo; vi sono verbi arcaici come "tempestarei" e parole che ormai sono cadute in disuso.) E' un tipo di poesia comico-realistica, violenta (morte) e piena di sentimenti terreni. Tutto ciò è molto moderno per l'epoca.
IACOPONE DA TODI: La "lauda" è un componimento recitato dall'attore durante le rappresentazioni. E' un genere molto usato per le feste religiose e agricole o per diffondere idee politiche. E' u componimento senza strutture ben definite, con un linguaggio molto arcaico. L'unione è molto forte, durante la lettura, tra i personaggi. ("Donna de Paradiso" LXX)
PURGATORIO: è una montagna agli antipodi di Gerusalemme, unita all'Eden. Non è eterno come gli altri due regni: nel giorno del giudizio universale si svuoterà. Si va dalla colpa più grave a quella meno grave, al contrario del'Inferno. Vi sono 7 balze (i sette peccati capitali), l'anti-purgatorio e il giardino dell'Eden (Totale: 9)
PARADISO: Tutte le anime sono riunite nella Candida Rosa; sono tutti beati, ognuno con la sua virtù. Vi sono 9 cieli, delle sfere concentriche, e l'empireo.
NB: La critica su Dante, tutto ciò che è stato detto su di lui finora (commenti, opinioni...) fa parte della cosiddetta "esegesi dantesca". I "dantisti" sono coloro che eseguono questi studi sul testo.
Canti*: Dante usa la parola "canto" perché la musica è l'elemento fondamentale della poesia della Commedia.
- MORFOLOGICHE: forma e suono della parola;
- SINTATTICHE: ordine degli elementi della frase;
- SEMANTICHE: significati.
Esempi di aggiunta: PROTESI (istrada=strada); EPENTESI (umilemente=umilmente); EPITESI/PARAGOGE (fue=fu). Esempi di taglio: AFERESI (verno=inverno); SINCOPE (medesmo=medesimo); APOCOPE (pensier=pensiero).
ALLITTERAZIONE: ripetizione di uno o più fonemi per ottenere eufonia.
PARONOMASIA: (o consonanza) accostamento di parole con suono affine.
ASSONANZA: equivalenza fonetica delle vocali di 2 o più parole (es: amore/morte).
RIMA: ripetizione di gruppi consonantici, non solo a fine parola.
2)Ordine degli elementi della frase:
Esempi di soppressione: ELLISSI (soppressione di una o più parole per comunicare più velocemente); ASINDETO (soppressione dei legami grammaticali per una maggiore forma paratattica della frase); ZEUGMA (soppressione di un elemento per far dipendere da un solo verbo o aggettivo più termini che richiederebbero un altro termine specifico, ad es: Dante-"Parlar e lagrimar vedrai insieme", in cui pe "parlar" occorrerebbe "sentire"); SILLESSI (rottura delle regole di concordanza: us di un termine invece di un altro); ANACOLUTO (la seconda parte di un periodo non è collegata alla prima).
Esempi di aggiunte: ENUMERAZIONE (per asindeto, senza congiunzioni, o per polisindeto, con sole congiunzioni); POLISINDETO; PARENTESI; CHIASMO (disposizione incrociata degli elementi di due frasi, ad es:"Le donne, i cavalier, l'arme, gli amor"-Ariosto); ANAFORA (Ripetizione di una o più parole all'inizio di versi successivi).
3)Trasformazione dei significati:
SIMILITUDINE (relazione tra due elementi, ad es: furbo come una volpe).
METONIMIA (definizione di un'entità per mezzo di un'altra, ad es:"Leggere Dante, ascoltare Bach, guardare Michelangelo, conoscere Fellini").
METAFORA (similitudine breve, ad es: sei una volpe).
Petrarca-"Le Rime"-CCVIII
- Sonetto: componimento di 14 versi (2 quartine per la descrizione, 2 terzine per il congedo o il sunto);
- E' un sonetto fluviale (fiume: immagine poetica, perché l'acqua scorre e purifica);
- Ha la melodia ritmica di un dissidio interiore;
- Ricchezza di assonanze e ripetizioni (sia di vocali che di consonanti);
- I particolari sono allusivi, non ci sono riferimenti all'elemento topografico;
- Il linguaggio dei sensi è carnale, umano.
1)ENJAMBEMENT (si spezzano, tra un verso e quello successivo, due elementi vincolati dalla grammatica);
2)SINESTESIA (insieme di più termini appartenenti a sfere sensoriali diverse, ad es: melodia blu o suono vellutato);
3)SINEDDOCHE (sostituzione di un termine con un altro che, rispetto al primo, si trova in relazione di maggiore o minore estensione).
- UOMO: è motore del mondo, prende più importanza della figura di Dio;
- Interesse maggiore per il greco (il latino perde importanza);
- La cultura non è più monastica, ma scolastica e cittadina (Mantova, Ferrara, Firenze e Roma);
- Tra le arti del Trivio (grammatica, retorica e metrica) e del Quadrivio (matematica, geometria, astronomia e musica), pevalgono quelle del Trivio;
- Lo studio ("studia umanitatis") e la conoscenza liberano l'uomo;
- Globalità: le discipline guardano al mondo, e il sapere è più "unito";
- Corte del principe: luogo principale di cultura e letteratura, aperto a tutti;
- Nascono nuove forme d'arte, come il teatro (compagnia dei Comici dell'Arte).
- L'antico è considerato meno importante risetto al moderno;
- Vi sono nuove ricerche, non legate alla contemplazione, ma alla scienza;
- Il potere statale si oppone a quello religioso, che risiede a Roma (Galileo deve sottomettersi alle idee religiose e abdicare, così come tanti altri intellettuali);
- Nè latino nè volgare sono adatti alla nuova conoscenza: occorre una lingua medio-borghese, ovvero quella degli artigiani e degli educatori;
- L'estetica è più moderna: vuole stupire con il meraviglioso, il mostruoso e l'orrido;
- I personaggi sono nuovi: ad es, Venere è molto passionale (anche la sessualità domina le opere di questo periodo);
- Tommaso Aniello: autore-simbolo della rivolta popolare; è un pecivendolo che si ribella alle tasse imposte sulla popolazione; il popolo lo abbandona, e Masaniello venne giustiziato;
- Salvator Rosa: la sua è la "poesia della meraviglia"; le sue frequenti metafore colpiscono il lettore; è notevole la riccheza di nomi, luoghi e riferimenti; vi è un gioco continuo di parole ed espressioni;
- Giacomo Lubrano: è un poeta poco citato in letteratura; scrive sonetti complessi e pieni di figure retoriche.
Questo è quello che avevo negli appunti che parlavano di poesia; spero vi siano utili! =) (Anche se non credo saremo in tanti a qst test, visto il risultato di quello precedente! XD Cmq io ci sarò. In bocca a lupo a tuttiiiiiiiii! ^.^)
venerdì 1 aprile 2011
Introduzione
Discipline delle arti visive della musica e dello spettacolo
Corso di laurea in = Discipline delle arti visive della musica e dello spettacolo
Classe = 23 - Classe delle lauree in Scienze e tecnologie delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda
Anno di attivazione = 2006
Facoltà di = Lingue e letterature straniere
Preside prof. = Ileana Pagani
Fax = 089-969640 Email = preslingue@unisa.it
Sito Web = http://www.unisa.it/Facolta/Lingue_e_Letterature_Straniere/index.php
Presidente prof. = Isabella Innamorati
Manager didattico = Maria Cibelli
Iscriversi al Corso di laurea in Discipline delle arti visive, della musica e dello spettacolo significa entrare in diretto contatto con l’universo delle arti figurative, del cinema, del teatro e della musica, attraverso una conoscenza storica, teorica e pratica del patrimonio artistico italiano e internazionale. È una buona scelta se nasce da un interesse reale per le discipline storico-artistiche, da sensibilità e attitudini creative, da voglia di sperimentare i vecchi e i nuovi linguaggi delle arti. E può rivelarsi anche un concreto investimento per il proprio futuro professionale.
Il Corso di laurea offre un buon livello di conoscenza generale delle discipline delle arti figurative, della musica e dello spettacolo: dalla ideazione alla realizzazione e alla diffusione dell’opera d’arte. In questo modo prepara anche ad entrare in contatto con quei settori del mercato dell’arte e dello spettacolo, in cui le opere d’arte nascono, si affermano e si conservano.
Allo studio delle discipline caratterizzanti il Corso di laurea affianca insegnamenti che mirano a far acquisire approfondite conoscenze linguistiche, quanto mai utili per potersi inserire in un ambito lavorativo sempre più caratterizzato da rapporti internazionali e da intermediazioni professionali che si svolgono in un contesto plurilinguistico.
Al termine del Corso di laurea i laureati avranno acquisito:
- una solida conoscenza della storia e della teoria delle arti figurative, del teatro e dello spettacolo, del cinema e della musica
- gli strumenti e i metodi di analisi per comprendere e interpretare autonomamente, cioè leggere criticamente, un’opera d’arte, uno spettacolo teatrale, un film, un brano musicale con nozioni delle tecniche, dei materiali e dei processi concreti della produzione artistica
- la capacità di dotarsi delle informazioni necessarie per un inserimento nel mondo della produzione e della diffusione dell’opera d’arte figurativa, teatrale, cinematografica e musicale
- la capacità di comunicare oralmente e per iscritto negli ambiti specifici di competenza con proprietà di linguaggio, sia in contesto specialistico che divulgativo
- la capacità di comunicare oralmente e per iscritto in due lingue straniere europee, con la possibilità di scelta tra francese, inglese, russo, spagnolo, tedesco
- la capacità di utilizzare tecnologie digitali e strumenti informatici negli ambiti specifici di competenza
- la capacità di lavorare in gruppo ma anche di organizzare in autonomia i propri compiti e di inserirsi rapidamente negli ambienti di lavoro.
Chi nutre sincero interesse per le arti figurative, il teatro, il cinema, la musica possiede già il requisito principale per frequentare con successo questo Corso di laurea. All’inizio può accadere che lo studio universitario di queste discipline sembri difficile, ma quasi subito si rivela un arricchimento e un impegno davvero appassionante. Le conoscenze di base richieste sono: possedere una buona cultura umanistica generale, essere capaci di seguire, ma anche di sviluppare, un ragionamento e di sapere organizzare lo studio con continuità; sapersi esprimere correttamente in italiano.
Per iscriversi è necessario possedere un diploma di scuola secondaria superiore di durata quinquennale o un diploma di area artistica quadriennale con anno integrativo, o un titolo estero equipollente. Coloro che sono in possesso di diploma quadriennale, per il quale non sia più previsto lo svolgimento dell’anno integrativo, potranno partecipare al concorso di accesso ma dovranno seguire attività didattiche supplementari personalizzate in base al tipo di istituto secondario di provenienza.
Per l'accesso sono richieste:
1) buona conoscenza delle lingua italiana;
2) conoscenza approfondita delle discipline umanistiche di base relative alle arti visive, alla musica, al teatro e allo spettacolo
3) conoscenze della lingua inglese di livello elementare superiore (solo se si vuole scegliere Inglese come lingua biennale).
Il Corso di laurea è ad accesso programmato nazionale (120 posti di cui 2 riservati a studenti stranieri non comunitari). Si accede con una prova di concorso che verifica, attraverso domande a risposta multipla, le conoscenze richieste per l'accesso.
La prova di ammissione si svolge nei primi giorni di settembre. Le date di svolgimento della prova e le modalità per iscriversi sono indicate nel relativo bando che sarà pubblicato nel sito www.unisa.it
I molti rapporti tra il sistema delle arti e quello della comunicazione, il ruolo della conservazione, promozione e tutela dei beni storico-artistici e culturali, le interrelazioni produttive tra cinema, teatro, arti figurative e musica fanno sì che il Corso possa offrire ai propri laureati un ampio spettro di sbocchi professionali:
- critici per giornali, riviste e testate on-line; addetti stampa alle segreterie di festival cinematografici, enti teatrali, istituzioni musicali, fondazioni culturali; rassegne artistiche e mostre
- operatori e consulenti nel settore delle arti visive e dello spettacolo; operatori nell’ambito delle attività culturali degli assessorati alla cultura e al turismo degli enti locali (Regione, Provincia, Comune)
- traduttori e interpreti con competenze artistiche, teatrali, cinematografiche e musicali
- collaboratori di case di produzione e di distribuzione, di case discografiche, di enti teatrali e musicali, di canali televisivi e radiofonici; operatori nel settore della produzione, del marketing e della promozione in area artistica, cinematografica, televisiva e radiofonica, teatrale e musicale
- addetti agli archivi e alle cineteche o alle teche di emittenti televisive (a es. Rai-Teche); collaboratori di biblioteche specializzate, case editrici, enti locali.
Al termine del Corso di laurea il laureato ha acquisito una formazione di base che gli consente di proseguire gli studi nei Corsi di laurea specialistica nelle classi 73/S - Scienze dello spettacolo e 95/S - Storia dell'arte (o nelle analoghe classi delle lauree magistrali), o in master di primo livello, indirizzati all'acquisizione di specifiche competenze professionali.
Nell’attività didattica di ogni docente rientra il compito di seguire individualmente gli studenti in ore a ciò appositamente dedicate ed offrire spiegazioni integrative e chiarimenti sui temi oggetto delle lezioni.
Quando si iscrive al primo anno di corso ogni studente viene affidato ad un docente tutor che ha il compito di assisterlo per tutta la durata del suo corso di studi. Lo studente può rivolgersi a lui per chiedere consigli e informazioni su come pianificare il proprio percorso di studi, come usare i crediti a scelta, ecc. e in tutti i casi in cui si senta disorientato o si trovi di fronte a problemi didattici o a difficoltà che non riesce a superare. Dopo il primo anno lo studente può anche cambiare il proprio tutor e sceglierlo personalmente.
Ulteriori notizie possono essere reperite nel sito Web della Facoltà.
Lo studente può, inoltre, scrivere agli indirizzi di posta elettronica:
preslingue@unisa.it per informazioni specifiche relative alla didattica
segstud.lingue@unisa.it per informazioni relative alle procedure amministrative.
Quando si iscrive al primo anno di corso ad ogni studente viene attribuito un INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA composto dal suo username@studenti.unisa.it. Questo indirizzo è molto importante perché sarà usato dalla Facoltà per inviargli notizie, comunicazioni particolari, convocazioni urgenti ecc.
Notizie, comunicazioni particolari, convocazioni urgenti ecc. possono essere trasmesse allo studente anche nella sua area utente, cui accede dall’area “servizi on-line studenti”.
Il Corso è articolato in due curricoli
- Linguaggi del teatro, del cinema e dello spettacolo
- Linguaggi delle arti figurative.
Le lezioni sono organizzate in due semestri (I semestre: 1 ottobre - 22 dicembre 2008; II semestre: 16 febbraio - 15 maggio 2009) salvo che per i corsi di lingua straniera che sono annuali.
Durante le lezioni gli studenti verranno introdotti allo studio delle diverse discipline artistiche mediante proiezioni e registrazioni audiovisive, per acquisire le conoscenze fondamentali dei linguaggi delle arti e padroneggiare la complessità delle problematiche relative alle varie epoche della civiltà artistica attraverso il confronto diretto con le fonti. In tal modo potranno anche far proprie le terminologie tecniche e specialistiche, conoscere e analizzare varie tipologie testuali: musicali, figurative, letterarie, teatrali. Gli studenti saranno, inoltre, avviati al confronto con il concreto operare artistico attraverso seminari, tenuti da professionisti del mondo della produzione teatrale, cinematografica, musicale e delle arti figurative. Potranno utilizzare la strumentazione specifica a disposizione dal Corso di laurea negli spazi a ciò destinati, tra i quali il Teatro di Ateneo.
In vista di un adeguato inserimento nel mondo del lavoro è prevista la possibilità di esperienze di tirocinio e stage presso strutture pubbliche e private, italiane e straniere.
È fortemente consigliata una frequenza assidua e partecipe alle diverse attività didattiche come pure continuità d’impegno nello studio e ampia disponibilità al confronto critico con le manifestazioni artistiche e spettacolari organizzate in ambito locale, nazionale e, ove possibile, anche internazionale.
Quando si iscrive lo studente deve indicare quali lingue straniere vuole studiare.
Piano di studio
A)Curriculum Linguaggi del teatro, del cinema e dello spettacolo:
I anno:
Prima lingua straniera I; Seconda lingua straniera I; Letteratura italiana; Storia del teatro e dello spettacolo I; Storia dell'arte moderna I; Storia medievale o Storia moderna o Storia contenporanea; Storia e critica del cinema.
B)Curriculum Linguaggi delle arti figurative.
I anno:
Prima lingua straniera I; Seconda lingua straniera I; Letteratura italiana; Storia del teatro e dello spettacolo I; Storia dell'arte moderna I; Storia medievale o Storia moderna o Storia contenporanea; Storia e critica del cinema.
NB: Tutte le informazioni relative al Corso sono reperibili nel sito web della Facoltà e nella Guida dello studente, anch'essa disponibile on-line.