La parafrasi:
Traslitterazione (commutazione di un codice); Costruzione e ordine marcato dei costituenti frasali (SOV); Sinonimia; Considerazione del codice linguistico e del concetto di diacronia; Leggibilità del testo d'arrivo e comprensibilità.PIRANDELLO
- E' narratore, poeta, drammaturgo, capocomico e saggista; si occupa di narrativa, teatro e "metateatro";
- Erosione della struttura della narrativa tadizionale; si parla di "umorismo" e "critico fantastico";
- La sua opera non poteva essere inserita in un'etichetta unica: sconfinava in vari campi;
- Inizia con la poesia, poi si occupa di narrativa, scrivendo romanzi a puntate per le riviste;
- La sua è arte umoristica: critica la realtà scomponendone le apparenze;
- "I quaderni di Serafino Gubbio" è un testo complesso da leggere e da rappresentare a teatro, per questo Pirandello è accusato di scrivere in una maniera troppo difficile;
- Trapassa continuamente da un genere all'altro (da poesia a teatro, per es); di qui l'intercomunicabilità tra i generi;
I QUADERNI DI SERAFINO GUBBIO
- E' un romanzo-diario in cui Serafino racconta le vicende che vive; inizialmente si intitolava "Si gira", ma Pirandello cambia spesso i suoi testi; Serafino è personaggio e narratore: non è presentato dal narratore onnisciente, ma si autopresenta raccontando le sue vicende;
- Serafino Gubbio è un giovane napoletano colto, ma che fa l'operatore della macchina da presa al cinema muto; si definisce "una mano che gira una manovella" proprio per questo motivo; l'uomo è alienato dalla macchina, ridotto ad un oggetto; durante una ripresa, un attore uccide un'attrice e poi si getta nelle fauci di una tigre; Serafino riprende la scena, senza far nulla, e per questo si sente in colpa;
- Quest'opera anticipa il romanzo post-moderno, perché non c'è l'eroe e si sente un forte smarrimento intellettuale di fronte al capitalismo nascente;
- Riferimenti importanti sono quello a De Chirico (e il suo quadro "Le muse inquietanti") e Chaplin, in un'immagine in cui è quasi divorato dalla macchina;
- Monologo interiore: è la citazione diretta dei pensieri di un personaggio, senza filtri e senza la mediazione di verbi da parte della voce narrante; è un a struttura paratattica, e un esempio ne è l'Ulisse di Joyce; il narratore perde la sua onniscienza e il suo controllo sulle azioni e sulle reazioni dei personaggi: essi si autopresentano oppure vengono presentati dal punto di vista di un altro personaggio, a volte in un linguaggio volgare e gergale;
FABULA E INTRECCIO:
Intreccio: 1)Ritrovamento del cadavere; 2)inchiesta della polizia; 3)ricostruzione della dinamica dell'omicidio; 4)scoperta del colpevole.
Fabula: 1)Omicidio; 2)ritrovamento del cadavere; 3)inchiesta; 4)scoperta del colpevole.
ISOCRONIA: fabula e intreccio corrono paralleli;
ANACRONIA: alterazioni;
ANALESSI: retrospezione, sospensione del corso degli eventi per tornare a fatti già accaduti;
PROLESSI: anticipazione di un evento che deve ancora accadere.
FINE
Stupenda. Ciao Luisa.
RispondiEliminaGrazie. Complimmenti da Anna.
RispondiElimina:D
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