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giovedì 14 aprile 2011

13/04/11 Lezione di letteratura italiana

La parafrasi:
Traslitterazione (commutazione di un codice); Costruzione e ordine marcato dei costituenti frasali (SOV); Sinonimia; Considerazione del codice linguistico e del concetto di diacronia; Leggibilità del testo d'arrivo e comprensibilità.

PIRANDELLO
  • E' narratore, poeta, drammaturgo, capocomico e saggista; si occupa di narrativa, teatro e "metateatro";
  • Erosione della struttura della narrativa tadizionale; si parla di "umorismo" e "critico fantastico";
  • La sua opera non poteva essere inserita in un'etichetta unica: sconfinava in vari campi;
  • Inizia con la poesia, poi si occupa di narrativa, scrivendo romanzi a puntate per le riviste;
  • La sua è arte umoristica: critica la realtà scomponendone le apparenze;
  • "I quaderni di Serafino Gubbio" è un testo complesso da leggere e da rappresentare a teatro, per questo Pirandello è accusato di scrivere in una maniera troppo difficile;
  • Trapassa continuamente da un genere all'altro (da poesia a teatro, per es); di qui l'intercomunicabilità tra i generi;
I QUADERNI DI SERAFINO GUBBIO
  • E' un romanzo-diario in cui Serafino racconta le vicende che vive; inizialmente si intitolava "Si gira", ma Pirandello cambia spesso i suoi testi; Serafino è personaggio e narratore: non è presentato dal narratore onnisciente, ma si autopresenta raccontando le sue vicende;
  • Serafino Gubbio è un giovane napoletano colto, ma che fa l'operatore della macchina da presa al cinema muto; si definisce "una mano che gira una manovella" proprio per questo motivo; l'uomo è alienato dalla macchina, ridotto ad un oggetto; durante una ripresa, un attore uccide un'attrice e poi si getta nelle fauci di una tigre; Serafino riprende la scena, senza far nulla, e per questo si sente in colpa;
  • Quest'opera anticipa il romanzo post-moderno, perché non c'è l'eroe e si sente un forte smarrimento intellettuale di fronte al capitalismo nascente;
  • Riferimenti importanti sono quello a De Chirico (e il suo quadro "Le muse inquietanti") e Chaplin, in un'immagine in cui è quasi divorato dalla macchina;
  • Monologo interiore: è la citazione diretta dei pensieri di un personaggio, senza filtri e senza la mediazione di verbi da parte della voce narrante; è un a struttura paratattica, e un esempio ne è l'Ulisse di Joyce; il narratore perde la sua onniscienza e il suo controllo sulle azioni e sulle reazioni dei personaggi: essi si autopresentano oppure vengono presentati dal punto di vista di un altro personaggio, a volte in un linguaggio volgare e gergale;
TIPI DI NARRATORE: 1)interno: il personaggio narra in prima persona i fatti di cui è protagonista o che ha visto; 2)esterno: narra in terza persona, non è coinvolto nella storia, e può essere NASCOSTO ("I malavoglia") o PALESE ("Prometeo").

FABULA E INTRECCIO:
Intreccio: 1)Ritrovamento del cadavere; 2)inchiesta della polizia; 3)ricostruzione della dinamica dell'omicidio; 4)scoperta del colpevole.
Fabula: 1)Omicidio; 2)ritrovamento del cadavere; 3)inchiesta; 4)scoperta del colpevole.

ISOCRONIA: fabula e intreccio corrono paralleli;
ANACRONIA: alterazioni;
ANALESSI: retrospezione, sospensione del corso degli eventi per tornare a fatti già accaduti;
PROLESSI: anticipazione di un evento che deve ancora accadere.

FINE

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