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sabato 2 aprile 2011

Importante! =)

Mercoledì 6 aprile: esercitazione di poesia. Orario: 14:30-16:30 Aula: A6

Concetti principali della poesia:

  • Poesia= emozione(personale senza guide) + competenza e consapevolezza(non emozionale);
  • Componenti essenziali: verso, lingua elaborata, ricchezza dei messaggi, frase scompigliata;
  • Rima: armonia di parole, segna la fine del verso o mette in rapporto due significati (cuore-amore); non solo funzione ritmica, ma anche semantica, perché costituisce legami di sinonimie secondarie;
  • Parola chiave: la più usata in un testo o collocata strategicamente;
  • Metrica: sistema di misura di un testo poetico, ne definisce il ritmo;
  • Retorica: "metalinguaggio"o "teoria delle figure"; coglie le connotazioni più profonde del testo; fu creata dai greci per aiutare chi parlava in pubblico di politica e i poeti. E' il metalinguaggio che permette di decodificare il linguaggio stesso. Supera il linguaggio comune.
  • Le strutture fisse: "strofe" (raggruppamenti di versi).
LETTERATURA DELLE ORIGINI:
E' una letteratura ancora da accertare; si passa dal latino al volgare in maniera molto delicata. Petrarca, Dante e Boccaccio scrivono in volgare, un nuovo volgare con una maggiore dignità letteraria. Poi viene utilizzato anche per i trattati.
UMANESIMO:
Il latino è usato nuovamente per i trattati, mettendo da parte il volgare almeno in quel settore.
IL '500:
Il latino conquista anche il territorio della storeografia, ma il volgare persiste grazie a Machiavelli e ad Ariosto.
IL '600:
Nasce la letteratura dialettale (ad es, a Napoli troviamo Cortese e Basile, che narrano la "vita" napoletana, quella più comune, con tutte le sue tradizioni.) Nascono anche dei vocabolari di napoletano.
IL '700:
Su modella della Francia, l'Italia cerca una lingua comune, adatta ad ogni circostanza e a tutti i lettori, donne comprese (poco alfabetizzate perché solo le più ricche erano scolarizzate.) L'universo della letteratura diventa più "femminile"; basti pensare a Goldoni e alla sua "Locandiera". Si diffondono sempre più i dialettismi e i neologismi.
L' '800:
E' forte il controllo dell'Accademia della Crusca, che analizza le problematiche sulla lingua italiana. E' Dante ad iniziare una "Questione della lingua" aperta ancora oggi. L'analfabetismo è un problema sempre più serio e la lettura di libri e giornali è sempre più scarsa.

CAVALCANTI: parla di un amore terreno, che causa struggimento per l'allontanamento dell'amata. Scrive "Chi è questa che ven, ch'ogn'om la mira": qui la donna avvolge lo spirito dell'autore e colpisce tutti con la sua luce per le sue evidenti qualità. E' l'origine della Beatrice di Dante, quella donna che abbaglia con la sua bellezza nella terza cantica.

FRANCESCO D'ASSISI: Scrive "Laudes creaturarum", un testo in cui l'autore usa una lingua più semplice e arcaica. Molte parole sono legate alla lingua latina, come "tucte", "Homo", "cum" o "et". La struttura "Qual'è iorno" sarebbe oggi un errore, perché non ci vorrebbe l'elisione, ma il troncamento (senza l'apostrofo).

CECCO ANGIOLIERI: La sua opera, "Le Rime", si ascrive alla poesia giocosa, senza alcuna sublimazione. ("S'i' fossi foco ardere' il mondo" LXXXII= componimento breve ed immediato; il poeta vuole meravigliare l'interlocutore con un forte realismo; vi sono verbi arcaici come "tempestarei" e parole che ormai sono cadute in disuso.) E' un tipo di poesia comico-realistica, violenta (morte) e piena di sentimenti terreni. Tutto ciò è molto moderno per l'epoca.

IACOPONE DA TODI: La "lauda" è un componimento recitato dall'attore durante le rappresentazioni. E' un genere molto usato per le feste religiose e agricole o per diffondere idee politiche. E' u componimento senza strutture ben definite, con un linguaggio molto arcaico. L'unione è molto forte, durante la lettura, tra i personaggi. ("Donna de Paradiso" LXX)

DIVINA COMMEDIA-Dante Alighieri
Tra le fonti dell'opera ve ne sono due citate dallo stesso Dante, nel secondo canto dell'Inferno: il libro IV dell'Eneide (in cui Enea scende nell'oltretomba per incontrare il padre Anchise) e la seconda lettera ai Corinzi di San Paolo apostolo (in cui l'apostolo narra di essere stato "rapito in cielo" e di avere udito parole indicibili che non è lecito ad alcuno pronunciare). Alle fonti si aggiungono anche letture orientali (Il libro della Scala). Dante utilizza la "terzina" con rima a catena (ABA BCB CDC...) E' molto forte il simbolismo numerico: grandissima importanza ha il 3 (come la Santissima Trinità); vi sono terzine, una struttura triadica (tre cantiche, con 33 canti* per ognuna di esse, a parte l'Inferno in cui ne ritroviamo 34, compreso il proemio; i totale vi sono quindi 100 canti.) Dante è caratterizzato da forti plurilinguismo e pluristilismo; mescola quindi linguaggi alti a linguaggi alti e stile umile a stile sublime. L'onomastica è foneticamente buffa o spaventosa (diavoli Calcabrina e Farfarello.) Frequenti sono neologismi e similitudini. Vi sono due guide: Virgilio, fino al Purgatorio, e Beatrice, in Paradiso. Il primo è simbolo della ragione umana, la seconda è emblema di fede e teologia. Il suo viaggio dura 7 giorni del 1300 (anno giubilare); inizia con la selva oscura (immagine tragica) e termina nel Paradiso. Il poema ha, quindi, un percorso ascensionale. Il poema però si basa sulla concezione tolemaica dell'universo, una teoria geocentrica.

LE TRE CANTICHE
INFERNO: ha la forma di un gigantesco cono sotterraneo; si trova sotto la città di Gerusalemme; man mano che si scende i peccati sono sempre più gravi e le pene sempre più crudeli; in tutto vi sono 9 cerchi e un anti-inferno (Il limbo). E' la legge del contrappasso a definire le punizioni nell'Inferno: la pena ricorda, per contrasto, il peccato commesso in vita.
PURGATORIO: è una montagna agli antipodi di Gerusalemme, unita all'Eden. Non è eterno come gli altri due regni: nel giorno del giudizio universale si svuoterà. Si va dalla colpa più grave a quella meno grave, al contrario del'Inferno. Vi sono 7 balze (i sette peccati capitali), l'anti-purgatorio e il giardino dell'Eden (Totale: 9)
PARADISO: Tutte le anime sono riunite nella Candida Rosa; sono tutti beati, ognuno con la sua virtù. Vi sono 9 cieli, delle sfere concentriche, e l'empireo.

NB: La critica su Dante, tutto ciò che è stato detto su di lui finora (commenti, opinioni...) fa parte della cosiddetta "esegesi dantesca". I "dantisti" sono coloro che eseguono questi studi sul testo.
Canti*: Dante usa la parola "canto" perché la musica è l'elemento fondamentale della poesia della Commedia.


CLASSIFICAZIONE DELLE FIGURE
  1. MORFOLOGICHE: forma e suono della parola;
  2. SINTATTICHE: ordine degli elementi della frase;
  3. SEMANTICHE: significati.
1) Trasformazioni su forma e sostanza poetica della parola:
Esempi di aggiunta: PROTESI (istrada=strada); EPENTESI (umilemente=umilmente); EPITESI/PARAGOGE (fue=fu). Esempi di taglio: AFERESI (verno=inverno); SINCOPE (medesmo=medesimo); APOCOPE (pensier=pensiero).
ALLITTERAZIONE: ripetizione di uno o più fonemi per ottenere eufonia.
PARONOMASIA: (o consonanza) accostamento di parole con suono affine.
ASSONANZA: equivalenza fonetica delle vocali di 2 o più parole (es: amore/morte).
RIMA: ripetizione di gruppi consonantici, non solo a fine parola.

2)Ordine degli elementi della frase:
Esempi di soppressione: ELLISSI (soppressione di una o più parole per comunicare più velocemente); ASINDETO (soppressione dei legami grammaticali per una maggiore forma paratattica della frase); ZEUGMA (soppressione di un elemento per far dipendere da un solo verbo o aggettivo più termini che richiederebbero un altro termine specifico, ad es: Dante-"Parlar e lagrimar vedrai insieme", in cui pe "parlar" occorrerebbe "sentire"); SILLESSI (rottura delle regole di concordanza: us di un termine invece di un altro); ANACOLUTO (la seconda parte di un periodo non è collegata alla prima).
Esempi di aggiunte: ENUMERAZIONE (per asindeto, senza congiunzioni, o per polisindeto, con sole congiunzioni); POLISINDETO; PARENTESI; CHIASMO (disposizione incrociata degli elementi di due frasi, ad es:"Le donne, i cavalier, l'arme, gli amor"-Ariosto); ANAFORA (Ripetizione di una o più parole all'inizio di versi successivi).

3)Trasformazione dei significati:
SIMILITUDINE (relazione tra due elementi, ad es: furbo come una volpe).
METONIMIA (definizione di un'entità per mezzo di un'altra, ad es:"Leggere Dante, ascoltare Bach, guardare Michelangelo, conoscere Fellini").
METAFORA (similitudine breve, ad es: sei una volpe).

Petrarca-"Le Rime"-CCVIII
  • Sonetto: componimento di 14 versi (2 quartine per la descrizione, 2 terzine per il congedo o il sunto);
  • E' un sonetto fluviale (fiume: immagine poetica, perché l'acqua scorre e purifica);
  • Ha la melodia ritmica di un dissidio interiore;
  • Ricchezza di assonanze e ripetizioni (sia di vocali che di consonanti);
  • I particolari sono allusivi, non ci sono riferimenti all'elemento topografico;
  • Il linguaggio dei sensi è carnale, umano.
ALTRE FIGURE RETORICHE:
1)ENJAMBEMENT (si spezzano, tra un verso e quello successivo, due elementi vincolati dalla grammatica);
2)SINESTESIA (insieme di più termini appartenenti a sfere sensoriali diverse, ad es: melodia blu o suono vellutato);
3)SINEDDOCHE (sostituzione di un termine con un altro che, rispetto al primo, si trova in relazione di maggiore o minore estensione).

RINASCIMENTO
Vuol dire "rinnovamento" vero e proprio: ci sono cambiamenti a tutti i livelli:
  1. UOMO: è motore del mondo, prende più importanza della figura di Dio;
  2. Interesse maggiore per il greco (il latino perde importanza);
  3. La cultura non è più monastica, ma scolastica e cittadina (Mantova, Ferrara, Firenze e Roma);
  4. Tra le arti del Trivio (grammatica, retorica e metrica) e del Quadrivio (matematica, geometria, astronomia e musica), pevalgono quelle del Trivio;
  5. Lo studio ("studia umanitatis") e la conoscenza liberano l'uomo;
  6. Globalità: le discipline guardano al mondo, e il sapere è più "unito";
  7. Corte del principe: luogo principale di cultura e letteratura, aperto a tutti;
  8. Nascono nuove forme d'arte, come il teatro (compagnia dei Comici dell'Arte).
IL SEICENTO
E' definito "Barocco" (prima considerato un periodo negativo, con una cultura e una fruizione limitate, ma poi rivalutato). Caratteristiche principali:
  1. L'antico è considerato meno importante risetto al moderno;
  2. Vi sono nuove ricerche, non legate alla contemplazione, ma alla scienza;
  3. Il potere statale si oppone a quello religioso, che risiede a Roma (Galileo deve sottomettersi alle idee religiose e abdicare, così come tanti altri intellettuali);
  4. Nè latino nè volgare sono adatti alla nuova conoscenza: occorre una lingua medio-borghese, ovvero quella degli artigiani e degli educatori;
  5. L'estetica è più moderna: vuole stupire con il meraviglioso, il mostruoso e l'orrido;
  6. I personaggi sono nuovi: ad es, Venere è molto passionale (anche la sessualità domina le opere di questo periodo);
  7. Tommaso Aniello: autore-simbolo della rivolta popolare; è un pecivendolo che si ribella alle tasse imposte sulla popolazione; il popolo lo abbandona, e Masaniello venne giustiziato;
  8. Salvator Rosa: la sua è la "poesia della meraviglia"; le sue frequenti metafore colpiscono il lettore; è notevole la riccheza di nomi, luoghi e riferimenti; vi è un gioco continuo di parole ed espressioni;
  9. Giacomo Lubrano: è un poeta poco citato in letteratura; scrive sonetti complessi e pieni di figure retoriche.
FINE
Questo è quello che avevo negli appunti che parlavano di poesia; spero vi siano utili! =) (Anche se non credo saremo in tanti a qst test, visto il risultato di quello precedente! XD Cmq io ci sarò. In bocca a lupo a tuttiiiiiiiii! ^.^)

2 commenti:

  1. Stupendo. Cappuccionline sei mitico. Che pazienza: ''MENO MALE'' per noi. MITIC!!! CIAO!! SEI GRANDE , A N N A!!!!!

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