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venerdì 15 aprile 2011

14/04/11 Lezione di letteratura italiana

ESPRESSIONISMO
  • Dai "Quaderni di Serafino Gubbio": "Gli occhi sorcigni, furbi, vivi vivi, gli guizzavano intanto qua e là come presi in trappola nella faccia larga, rude, massiccia, da villano feroce e ingenuo";
  • Il topos "forshüng": è un effetto che unisce varie discipline tra loro; si cerca, in pratica, una disciplina che le unisca tutte;
  • Dal polo formale della lingua dei libri, si passa ad un polo più informale, quello della lingua viva.
CALVINO (1923-1985)
  • Si occupa di narrativa, fiaba ("Il barone rampante" e "Marcovaldo"), romanzi, cronaca, gialli e saggi;
  • Attraverso l'educazione del padre, unisce arte e tecnica;
  • Tutta la sua vita ha condizionato la sua narrativa, in particolare la partecipazione alla Resistenza: viene da una famiglia benestante, contraria al Fascismo; difatti, i genitori non fanno frequentare l'ora di religione al figlio;
  • Dalla conoscenza della Resistenza, nasce "Il sentiero dei nidi di ragno", il suo primo romanzo importante, scritto per l'Einaudi; l'opera nasce da un contesto particolare, descritto nel paratesto, scritto da Calvino stesso; la prefazione è la sua teoria sul Neorealismo.
NEOREALISMO
  • Moravia-"Gli indifferenti"-1929; Corrado Alvaro-"Gente in Aspromonte"-1930; Vittorini-"Uomini e no"; Pavese-"La casa in collina";
  • Vi sono traduzioni della letteratura americana degli anni 30; Hamingway è il modello per la prosa;
  • E' un movimento che nasce dal basso, durante la Resistenza e nell'immediato secondo dopoguerra;
  • Il linguaggio è nuovo, si definisce "medio", quasi fosse una voce anonima;
  • 1942: Mario Serandrei è un montatore cinematografico; prende spunto da testi scritti, come: "Ossessione"(Visconti), "Roma città aperta" (1945), "Paisà" (1946), "Sciuscià" ('46, Rossellini), "Ladri di biciclette" (De Sica, '48);
  • Si racconta l'epopea dell'Italia post-bellica e le sue peripezie, sia in letteratura che nel cinema;
  • Dopo il '43, l'ambito della letteratura si estende: si parla di guerra e delle lotte partigiane; il linguaggio ha un taglio immediato e la prosa è nuda e asciutta.
RICERCA DI CONCRETEZZA RAPPRESENTATIVA
  • Si vuole rappresentare positivamente la realtà popolare, dei partigiani, quindi quella più umana;
  • Da Gadda viene definito il movimento della "tremenda serietà"; Gadda è un grande scrittore espressionista del '900, per cui usa una lingua frutto di una fusione tra vari dialetti: è plurilinguista;
  • Pasolini parla di "Italia vivente e parlante che per un ventennio era sparita", riferendosi al ventennio fascista;
  • E' la prima volta che si usa coscientemente una fusione di dialetti (Manzoni lo aveva già fatto precedentemente); tutti i dialetti sono messi sulla pagina, per dare voce ai soldati, ognuno con un suo dialetto, una lingua non standard.
"IL SENTIERO DEI NIDI DI RAGNO"
  • La prima edizione risale al 1947, con il titolo "I corali"; la seconda edizione, con il titolo che ha oggi, è del 1964;
  • Vi è una lunga prefazione, in cui l'autore dice: "Più che come un'opera mia, [il libro] lo leggo come un libro nato anonimamente da un clima generale d'un epoca, da una tensione morale, da un gusto letterario che era quello in cui la nostra generazione si riconosceva"; risulta chiaro che non si tratta di una scuola;
  • Il biennio della Resistenza (1943-45) è la causa del contatto di soldati provenienti da regioni diverse, "un insieme di voci periferiche, una scoperta delle diverse Italie, alcune fino ad allora inedite per la letteratura";
  • Si parla di "voce anonima dell'epoca, anonimo narratore orale e guerra civile" (pagina VI).
AUTOBIOGRAFIA DI UNA GENERAZIONE LETTERARIA
  • Il Neorealismo non fu una scuola ma un insieme di voci;
  • Se non ci fossero stati la varietà delle Italie, i dialetti e i gerghi, non ci sarebbe stato il neorealismo.
RESPONSABILITA'
  • Durante la Resistenza, chi visse in prima persona questo evento non ne parlò: tennero per sé le loro esperienze e le loro impressioni e non analizzarono la situazione da un punto di vista esterno;
  • In questo senso, Vittorini, in "Uomini e no" (Uomini: antifascisti; no: fascisti), è un modello per la letteratura della Resistenza; questa responsabilità lo faceva sentire troppo incapace per trattare questo tema così impegnativo, quindi per non commettere errori decise di affrontare il tema non di petto, ma di scorcio, attraverso gli occhi di un bambino monello e vagabondo.
ISOMORFISMO: tema e linguaggio

"Scrivendo, il mio bisogno linguistico era tenermi più in basso dei fatti, l'italiano che mi piaceva era quello di chi «non parla italiano in casa» (i dialettofoni, che non parlano l'italiano normativo), cercavo di scrivere come avrebbe scritto un ipotetico me stesso autodidatta". In questo di certo il modello principale è Hamingway.

MODELLI DI PROSA E LINGUA (lezioni di stile per Calvino)
  • "Per chi suona la campana"-Hamingway;
  • "Lettore ideale"-Pavese (il primo a parlare di tono fiabesco);
  • Il libro è u nuovo occhio che si apre e modifica altri occhi e la loro vista: Calvino una questa metafora.
CARATTERI FORMALI DELLA NARRATIVA
  • Apertura alle parlate regionali e basse;
  • Uso dominante del dialogo in forma diretta;
  • Abbassamento della norma;
  • Uso di ripetizioni, come nella prosa americana;
  • Dialetto in senso realistico-espressivo;
  • Narrazione plurifocale (mimesi d'en bas e punto di vista).
FINE

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