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giovedì 19 maggio 2011

12/05/11 Lezione di letteratura italiana

Francesco de Sanctis
A partire da De Sanctis, si sviluppa la letteratura interdisciplinare, ovvero si sviluppa un maggiore rapporto tra storia e letteratura. Nell'opera "Storia della letteratura italiana" egli parla della letteratura dalle origini agli anni '80 dell'800 e della società civile e colta. Il suo repertorio è ricco e vasto; vuole rendere, con il suo scritto, gli italiani più colti. Egli stesso dice:"Abbiamo il romanzo storico, ma ci mancano ancora la storia e il romanzo".
MOSCATO
Fa parte del filone della letteratura napoletana, che ha inizio negli anno '80 dell'800, con Mastriani, e procede fino all'ultimo '800, con Matilde Serao e Domenico Rea. Tra i maggiori scrittori abbiamo: Domenico Starnone, Erri De Luca, Roberto Saviano e Peppe Lanzetta). Tema principale è il passaggio dal male della seconda Guerra Mondiale al bene. La città di Napoli è distrutta dai bombardamenti. Moscato ne parla nella novella "Occhi gettati", della collezione "Luparella": tratta della tragedia di un omicidio avvenuto in una casa di appuntamenti; è una storia di misfatti. violenza, miseria e dolore. E' originale nella sua scrittura: è lo sperimentalismo degli anni '70; Moscato è un intellettuale a tutto tondo: è letterato, autore e attore di teatro. Mentre Lanzetta è un autore viscerale e violento, come un fotografo della realtà, Moscato è un filosofo che preferisce l'introspezione; difatti legge moltissimo i filosofi del '600; usa un linguaggio più poetico, come un rincorrersi di versi. "Luparella" è il suo racconto più realista. Accanto a Moscato, troviamo Domenico Rea, Annibale Ruccello e Mario Santarelli.

FINE

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